ALLA FOTOGRAFA GENOVESE, 2

Cugina Carola addio: almeno quaggiù hai smesso di soffrire
le tue spine viscerali dovunque conficcate…
siamo caduti sulla terra da un eterno Oblìo.Senza più memoria, ora – attraverso secoli, millenni
fino a completa guarigione, chissà.

(Nessuno mi aveva avvertito… Come diceva Artaud
di Van Gogh, anche lei in fondo è stata
una ‘suicidata della società’,
anche se effettivamente Non si fosse uccisa.)

Informazioni su Alberto Nicola Giulini

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6 risposte a ALLA FOTOGRAFA GENOVESE, 2

  1. helios2012 ha detto:

    Sbaglierò, ma ho il sospetto che, nonostante le avversità della vita, e anche se non si è ‘ suicidati dalla società’ per quanto di buono o di valido possa aver lasciato una persona, dopo morti non interessa più a nessuno….
    Né credo che ci saranno molti altri ‘Artaud ‘ che prenderanno le difese dei ‘suicidati della società’. A parte te naturalmente. Manca totalmente la sensibilità e anche il piacere del ricordo, qualunque sia.

  2. helios2012 ha detto:

    Non lo metto in dubbio Alberto. Parlavo in generale : purtroppo la mancanza di sensibilità è ovunque

  3. helios2012 ha detto:

    Andrebbe forse ricordata pubblicando il sito che le hanno dedicato.
    http://digilander.libero.it/carolasaltam/Sito%20di%20carola_saltamerenda.htm

  4. helios2012 ha detto:

    Spero di farti cosa gradita inserendo un altro link dove si parla di lei con relative foto che aveva fatto.
    http://spazioinwind.libero.it/ilsogno/genova/carola/
    Quello che mi domando è perché mai è stata così isolata negli ultimi tempi- Molto più probabilmente l’avevano isolata.

    Ciao

    • Quello che penso è, in breve e al riguardo, questo: lei non sceglieva l’isolamento come faccio io, ma le era stato quasi ‘imposto’ da quell’impostore che si chiama deo-destino. (Sto scrivendo mentre bevo solitario il mio vino preferito-frizzante freddo- Bonarda-OltrepòPavese.) – Ha avuto poi dei seri problemi con i suoi familiari, più o meno come il sottoscritto. – Sua madre, mia zia, ha partorito altri 6 figli oltre a lei, cmq non era una donna buona né giusta, esattamente come sua sorella ossia mia madre. Però mia madre ha avuto un marito che l’adorava – nonostante lei non se lo meritasse (a causa della propria vigliacca vanità). Invece la madre di Carola ebbe come marito un pazzoide borioso,vanaglorioso, violento-vittimistico, che si vantava (oltretutto) di scriverle versi molto pseudo-poundiani come: “ti amo come si ama un dio /invisibile /che ci condanna a vivere / una vita impossibile”…
      Ecco: ora ho proprio vuotato il sacco, come direbbe Majakovskij.

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